Un po' di storia

La Pet Therapy oggi è di moda, ma non nasce oggi, le sue radici più antiche si perdono nella notte dalla preistoria, e la sua versione moderna ha ormai più di 50 anni.

Dall’era paleolitica l’uomo ha spesso associato gli animali alla medicina, attribuendo loro valenze totemiche, medianiche o di supporto delle pratiche mediche e magiche, l’animale era chiamato in causa come aiuto dello sciamano e come mediatore con il mondo degli spiriti.

Nell’antico Egitto molti dei erano chimere antropo-zoomorfe, citiamo fra tutti Anubis, protettore della medici na, degli inferi e colui che presiedeva al percorso ultra terreno, raffigurato con corpo umano e testa di cane o sciacallo, e il cane era il suo animale sacro.

Presso i Sumeri molte divinità erano affiancate da animali, come ad esempio la dea Gula, che aveva il potere di guarire gli ammalati e risuscitare i morti, raffigurata sempre in compagnia di un cane.

Tra gli scavi archeologici di Babilonia sono stati rinvenuti “ex voto” offerti agli dei in memoria di avvenute guarigioni, costituiti da tavolette recanti il simbolo del serpente.

Asceplio, o Esculapio, dio greco della medicina, è raffigurato con il serpente attorcigliato al bastone, simbologia che ricorre ancora nelle arti mediche moderne.

Il culto del serpente era così radicato che quando nel 293 a.C. Roma fu colpita da un’epidemia, la Sibilla decretò che si dovesse trasportare la statua del Dio dal tempio di Epidauro al Tevere, e fu il Dio stesso a salire sulla nave sotto forma di serpente. (da Ovidio, “Metamorphoseis” XV 626-744 ).

Oggi, in alcune regioni dell’Italia centrale sopravvivono ancora feste tradizionali riconducibili all’antico culto di Esculapio.

Boris Levinson

Nella storia della medicina moderna sono documentati numerosi casi d’impiego degli animali con funzione terapeutica, ma la vera nascita del concetto di Pet Therapy risale al 1953 quando lo psichiatra Boris Levinson scoprì che la presenza del proprio cane aveva un impatto positivo nei confronti di un bambino in terapia per comportamenti autistici.

Levinson approfondì quest’intuizione e nel 1960 utilizzò per la prima volta i termini “Pet Therapy” pubblicando il libro “Il cane come co-terapeuta”, nel quale descrisse gli effetti positivi dell’alleanza terapeutica instaurata tra lui, il suo cane e il bambino.

Nel 1975 Samuel ed Elizabeth Corson sulla scia degli studi di Levinson, applicarono la Pet Therapy a pazienti anziani con disabilità mentale, ricoverati in geriatria.

Ottenendo positivi risultati riguardo agli aspetti cognitivi e relazionali dei pazienti.

Dagli anni 80' gli esperti non parlano più di “pet therapy”, che letteralmente significa “terapia dell’animale”, ma riconoscono la definizione ufficiale internazionale che la suddivide in tre fasi distinte tra loro:

T.A.A. (terapia assistita dagli animali), A.A.A. (attività assistita dagli animali), E.A.A. (educazione assistita dagli animali), sottolineando, in linea con il concetto di “Salute” dell’OMS,due concetti fondamentali:

1° anche altre attività psicologiche, relazionali ed educative concorrano alla riconquista e al mantenimento dello stato di salute e di qualità di vita dell’individuo;

2° l’animale è parte attiva, in questo patto per la salute, fra tre soggetti: terapeuta, paziente e animale co-terapeuta (assistente).

 

Nel 2003 la Conferenza Stato-Regioni riconosce ufficialmente, autorizza e incentiva la T.A.A. all’interno dei programmi terapeutici negli Istituti di Cura.

“Ai fini di agevolare una più ampia diffusione dei nuovi orientamenti clinico-terapeutici con i cani per disabili e con le tecniche della "pet therapy", le Regioni ... valutano l'adozione di iniziative intese a:

a) agevolare il mantenimento del contatto delle persone, anziani e bambini in particolare, siano esse residenti presso strutture residenzi a li, quali case di riposo e strutture protette o ricoverate presso istituti di cura, con animale da compagnia di lo ro proprietà o con animali comunque utilizzabili per la "T.A.A."

b) rendere tutti i luoghi pubblici, ivi compresi i mezzi di trasporto, accessibili anche per i cani di accompagnamento dei disabili....”.

 

Nel 2003 è pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale N. 52 del 04 Marzo:

Il DECRETO DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 28 febbraio 2003 che sancisce l’accordo recante disposizioni in materia di benessere degli animali da compagnia e Terapia Assistita dagli animali.

A livello internazionale la pet therapy segue linee guida ormai consolidate che fanno riferimento alla Delta Society e alla IAHAIO (International Association of Human Animal Interaction Organizations) organismo di consulenza dell’ OMS.